ZENONE E PARADOSSI
Zenone è il primo filosofo a sviluppare un tipo di argomentazione che non si limiti ad affermare una tesi, ma si premuri di confutarne la negazione, ossia è il fondatore del metodo dialettico. Il termine è etimologicamente imparentato a dia-logo: si tratta in entrambi i casi di tener conto di un altro soggetto, si tratta di tener conto della alterità, non limitandosi alla identità. La verità esige che tenga conto dell'altro, una tesi è davvero affermata, quando si è confontata con l’antitesi. I paradossi di Zenone ci sono stati tramandati attraverso la citazione che ne fa Aristotele nella sua Fisica. Zenone di Elea, discepolo ed amico di Parmenide, per sostenere l'idea del maestro, che la realtà è costituita da un Essere unico e immutabile, propose alcuni paradossi che dimostrano, secondo questi, l'impossibilità della molteplicità e del moto, nonostante le apparenze della vita quotidiana. Furono il primo strumento che mise in difficoltà l'ambizione dei pitagorici di