domande platone
- Platone Comprende che i sensi non consentiranno mai di arrivare a un’idea unica e oggettiva del bene, poiché l’esperienza sensibile non è sostenuta da un unico principio di verità, difatti ciò che è valido per me, da una certa circostanza e un certo punto di vista, non potrebbe esserlo per altri.
- Per Platone la conoscenza è reminiscenza, cioè l' anima ci permette di indagare e ... ed è in relazione con l'esperienza, che rende possibile la conoscenza.
- Esaminando l'argomentazione di Socrate, dove, la conoscenza del bene determina l'essere virtuosi e l'ignoranza l'essere malvagi, si arriva a parlare di "intellettualismo etico": la conoscenza del bene è condizione necessaria e sufficiente per la virtù quindi per fare del bene basta possedere la scienza del bene
- Platone descrive quella che , con un'immagine emblematica ,chiama la ” seconda navigazione “, che lo ha portato alla scoperta della vera causa delle cose. ... Platone dice di essere partito da questi problemi di fondo e di aver cercato di risolverli seguendo le indagini condotte dai filosofi naturalisti
- Sempre per spiegare il rapporto fra mondo sensibile ed intelligibile Platone introduce la figura del Demiurgo: cioè un divino artefice o plasmatore. ... il mondo sensibile, che al contrario è mutevole, crea una sorta di svolgimento dell'è attraverso l'era e il sarà. Questo movimento non è altro che il tempo.
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