PRIMO CAPITOLO

 


LA NOVITA' DELLA FILOSOFIA

La prima forma di riflessione filosofica avvenne in Grecia tra il VII-VI secolo. 

La novità della filosofia rispetto alle altre modalità di riflessione sull'uomo e sul mondo è costituita dal metodo: si riconoscono come validi soltanto gli argomenti che "reggono" alla prova della razionalità umana. 

Atteggiamento filosofico: atto di libertà. L'unica autorità che i filosofi riconoscono è la forza del pensiero.

SIGNIFICATO DEL TERMINE

Filosofia letteralmente significa amore per la sapienza. Amore nasce dallo spontaneo senso di meraviglia dalla grande varietà e bellezza delle cose. 

Il pensiero greco diceva che gli uomini tendono per natura alla conoscenza. 

Il filosofo quindi non possiede la sapienza (che permette di approfondire e chiarire gli aspetti fondamentali della vita), ma la cerca.

LE CONDIZIONI PER LA NASCITA

La riflessione filosofica si sviluppò nelle colonie greche della Ionia in Asia Minore, soprattutto nelle città di:

- Mileto

- Efeso

- Colofone

- Samo

In queste città c'erano molti fabbri, vasai, carpentieri e commercianti che stavano colonizzando il Mar Nero, allargandosi fino all'Egitto, al Caucaso, alla Sicilia e Francia Meridionale. 

Sempre in queste città vi era un'atmosfera di vivacità intellettuale che era sconosciuta altrove. 

Grazie a questa atmosfera stava emergendo una nuova classe di cittadini: ricchi e intraprendenti che mettevano in discussione il predominio delle vecchie aristocrazie per affermare un sistema politico adeguato ai propri bisogni. 

Tutto ciò portò alla prima forma di democrazia. Ci fu una richiesta di isonomia, ossia uguaglianza di fronte alla legge. 

MODALITA' RICERCA FILOSOFICA IN GRECIA

In Grecia vi sono scuole filosofiche: gruppi di uomini che conducevano una vita comune, in una forte solidarietà di pensiero e di azione. Le scuole antiche non miravano all'insegnamento, ma erano delle vere e proprie comunità di vita. 

Alcune comunità avevano un'impronta religiosa: scuola Pitagorica.

Il più delle volte erano laiche, ossia legate al vincolo della ricerca e dal bisogno di dover comunicare i frutti delle proprie conquiste intellettuali. 

Il più anziano trasmetteva ai più giovani le conoscenze. 




LE SCUOLE FILOSOFICHE

  1. GLI IONICI: originari della città della città Ionica di Mileto. Talete, Anassimandro e Anassimene
  2. I PITAGORICI: fondarono una scuola a Crotone. Pitagora e la comunità dei suoi allievi. 
  3. GLI ERACLITEI: operavano nella città di Efeso. Eraclito e i suoi discepoli. 
  4. GLI ELEATI: esponente più importante Parmenide che fondò la sua scuola nella città di Elea. 
  5. FISICI PLURALISTI: rappresentati da tre grandi pensatori: Empedocle, Anassagora e Democrito. 
- Socrate 
- Platone                                      rappresentarono il pensiero più maturo della filosofia greca e classica
- Aristotele




LA PRIMA RIFLESSIONE FILOSOFICA

1° riflessione filosofica si sviluppa in Ionia tra il VII e il VI secolo. 
Un nuovo stile di pensiero viene inaugurato da: - Talete
                                                                             - Anassimandro                                
                                                                             - Anassimene  

Tutti e tre di Mileto: più potente e ricca città della Ionia. 




ARCHE': rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le ha generate, sia la legge divina ed eterna che le governa e le rende intelligibili all'uomo.

TALETE: L'ACQUA COME PRINCIPIO ORIGINARIO

Talete:
- Non era una persona distratta
- Sapeva sfruttare le conoscenze metereologiche
- Agì come uomo politico
- In quanto matematico e fisico scoprì diversi teoremi di geometria e le proprietà del magnete

Penava che il principio primordiale fosse l'acqua: ogni cosa vivente è intrisa di acqua. 
L'acqua è l'elemento fondamentale, ossia il principio fondamentale. 




ANASSIMANDRO: L'APEIRON COME FONDAMENTO DEL REALE

Individuò la sostanza primordiale che è all'origine dell'universo in un principio indeterminato detto apeiron, ossia sena confini ed è il principio da cui derivano tutte le cose, non possa identificarsi con una di esse, ma debba essere una sostanza indistinta. 




ANASSIMENE: L'ARIA COME PRINCIPIO DELLE COSE

Identificava il principio primo con l'aria paragonando la vita dell'universo a quella dell'uomo. 




 

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